Il nuovo piccolo dispositivo che ti salva la vita

2 Maggio 2018

Arriva il defibrillatore cardiaco impiantabile

Per anni i defibrillatori transvenosi hanno salvato la vita di pazienti a rischio di morte improvvisa. Oggi esiste una nuova soluzione terapeutica: l’S-ICD della Boston Scientific, ovvero il defibrillatore sottocutaneo che previene l’arresto cardiaco senza toccare il cuore ed il sistema vascolare del paziente, primo ed unico al mondo dispositivo del genere.

Ed è stato proprio questo defibrillatore all’avanguardia che ha cambiato la vita, lo scorso 30 settembre, di un paziente di 62 anni che, affetto da una cardiomiopatia dilatativa postischemica (una condizione patologica del cuore e per questo a rischio di morte improvvisa a causa dell’assenza di accessi vascolari) non poteva essere sottoposto all’ impianto di un classico defibrillatore.

L’intervento chirurgico è avvenuto al Policlinico di Monza e ad effettuarlo è stato il Dott. Giuseppe Gallone, cardiologo elettrofisiologo del Centro Aritmie della struttura.

“Il sistema S-ICD è il primo e unico defibrillatore impiantabile sottocutaneo del mondo che fornisce protezione da arresto cardiaco improvviso (SCA), lasciando il cuore e il sistema vascolare intatto – spiega il Dott. Gallone – Come gli ICD transvenosi, il sistema S-ICD utilizza un generatore di impulsi in grado di erogare una terapia salva-vita. A differenza degli ICD transvenosi, il sistema SICD utilizza un elettrodo sottocutaneo e analizza il ritmo cardiaco per rilevare in modo efficace, discriminare, e convertire l’episodio di tachicardia ventricolare o di fibrillazione ventricolare. Si tratta in sostanza di un rivoluzionario dispositivo che viene inserito sottopelle e che per le sue caratteristiche offre ai pazienti un’alternativa rispetto a molti defibrillatori tradizionali. Tutto avviene nei limiti dell’efficacia e della sicurezza, consentendo così di prevenire l’arresto cardiaco senza toccare il cuore ed il sistema vascolare del paziente”.

Per anni la vita dei pazienti è stata estesa mediante l’impianto di defibrillatori transvenosi.

Ora il sistema S-ICD offre una nuova soluzione per proteggere i pazienti senza toccare il cuore.
Interamente sottocutaneo il sistema S-ICD può essere impiantato utilizzando solo punti di riferimento anatomici, eliminando così la necessità di fluoroscopia con una riduzione di esposizione alle radiazioni per il paziente, e solo un’ora di tempo per l’impianto.

“Una volta che il paziente è stato adeguatamente preparato – continua il Dott. Gallone – viene fatta un’incisione per posizionare il generatore di impulsi sulla linea medioascellare, tra il 5° e 6° spazio intercostale.
L’elettrodo viene quindi inserito attraverso due tunnel sottocutanei (dalla tasca all’incisione xifoide e dalla xifoide all’incisione superiore)”.


© Copyrights 2025 - Policlinico di Monza - powered by IT Impresa - trasparenza - privacy policy - cookie policy