Verso Instanbul: il viaggio dell’équipe di ecocardiochirurgia

Tappa storica per la clinica san gaudenzio

dott. georghe cerinTra pochi mesi la Clinica San Gaudenzio di Novara raggiungerà una tappa che può essere considerata storica. La sua équipe di ecocardiochirugia, infatti, parteciperà con un intervento a cuore aperto eseguito in diretta dalla clinica novarese, al più importante Congresso d’Ecocardiografia di tutta Europa: l’EuroEcho-Imaging 2013 che si terrà a Istanbul dall’11 al 14 dicembre prossimi.

“È fonte di grande soddisfazione e anche di riconoscimento internazionale per la nostra équipe - spiega il dottor Gheorghe Cerin, cardiologo ecocardiografista e Responsabile dell’Unità Funzionale di Cardiologia della San Gaudenzio - partecipare con una sessione cosi interattiva a questo importantissimo evento intercontinentale”.
Abbiamo chiesto dunque al dott. Cerin quale sia stato il percorso che ha portato alla scelta del Comitato Scientifico dell’EuroEcho 2013 di coinvolgere nella trasmissione live proprio la Clinica San Gaudenzio di Novara.

“È ormai da quasi dieci anni che l’équipe di eco cardiochirurgia organizza a Novara per medici, specializzandi, infermieri e operatori sanitari provenienti dal Piemonte e dalla Lombardia, 3-4 corsi ECM all’anno – continua il dott. Cerin – in questi corsi il focus è un argomento d’interesse cardiologico e cardiochirurgico, abbinato sempre ad un intervento di cardiochirurgia che viene trasmesso in diretta dalla sala operatoria alla sala congressi. La nostra squadra tecnica vanta anni di esperienza nel campo delle trasmissioni mediche live. Come è facile immaginare si tratta di un’esperienza molto interattiva e allo stesso tempo estremamente efficace dal punto di vista didattico perché permette di discutere dal vivo con l’auditorio il caso clinico e l’ecografia trans toracica subito dopo la presentazione avvenuta in sala congressi. Viene poi seguita, sempre in diretta, l’ecocardiografia transesofagea dalla sala operatoria per arrivare alla fase del vero confronto con la realtà operatoria”.
In ogni fase dell’intervento l’auditorio ha la possibilità di fare domande in tempo reale, partecipare attivamente alla discussione in cui sono coinvolti il cardiologo, il cardiochirurgo e il resto dell’équipe, nonché assistere dal vivo all’intervento chirurgico e al controllo ecocardiografico post operatorio.

“Negli ultimi due anni poi – prosegue il dott. Cerin – avendo attivato diversi programmi di collaborazione con alcune università all'estero (in Romania Università di Timisoara, Sibiu, Oradea e Bucarest, a Chişinău in Repubblica Moldova, all’Università di Varsavia in Polonia) abbiamo esteso il programma ECM di formazione trasmettendo i Corsi da Novara a questi centri internazionali grazie allo streaming video via web. Contestualmente abbiamo proseguito con gli interventi in diretta ai Congressi Nazionali di Cardiologia in Romania (Sinaia, Poiana, Brasov), portando virtualmente in sala operatoria centinaia di cardiologi che hanno avuto così la possibilità di vedere dal vivo e discutere l’esame ecocardiografico intraoperatorio, abbinato all’intervento di chirurgia valvolare riparativa complessa”.

Ma l’esecuzione di un intervento chirurgico in diretta è più complessa di quel che possa apparire, l’équipe infatti deve essere adeguatamente preparata studiando il tutto nei minimi particolari anche perché, a differenza di un normale intervento eseguito lontano dalle telecamere, qui il chirurgo deve essere in grado di rispondere in tempo reale alle domande dell’auditorio, in momenti comunque di altissima concentrazione e tutto questo dialogando il più delle volte in una lingua straniera.

“Diciamo che dietro a tutto questo ci deve essere grande esperienza, altissima professionalità, dotazione tecnica di ottima qualità e un’équipe sincronizzata e affiatata – spiega ancora il dott. Cerin - e posso dire senza esitazioni che qui a Novara abbiamo queste prerogative. Ed è così che grazie ai Corsi ECM e alle esperienze di tele-learning a livello internazionale abbiamo ottenuto il nulla osta da parte del Comitato Scientifico dell’EuroEcho per questa trasmissione live di ecografia a e cardiochirurgia a Istanbul”.

immagini ecocardiograficheIl dott. Cerin ci tiene poi a sottolineare l’importante aspetto del lavoro di squadra:
“A Novara il cardiochirurgo e il cardiologo respirano la stessa aria. Vivere quotidianamente il reparto, a gomito a gomito, ha fatto si che il connubio chirurgo-cardiologo sia diventato una normalità nel nostro ambiente e da questo modello di lavoro, prettamente italiano, i cardiologi hanno imparato tante cose che normalmente sono ad appannaggio del lavoro cardiochirurgico e i chirurghi, a loro volta, hanno acquisito abitudini professionali che appartengono solitamente ai cardiologi. Devo anche aggiungere che il nostro gruppo, grazie al forte appoggio logistico del Gruppo Policlinico di Monza, ha formato negli anni molti ecocardiografisti in cardiochirurgia. Personalmente ho sempre condiviso con piacere la mia esperienza di ecocardiografista in cardiochirurgia con i colleghi cardiologi più giovani sia a Milano, dove ho lavorato prima, sia a Novara. Qui per esempio, in oltre dieci anni d’attività, molti colleghi cardiologi hanno avuto l’opportunità di imparare le tecniche di ecocardiografia chirurgica. Oggi abbiamo cardiologi ecocardiografisti che lavorano al Centro Cardiotoracico di Monte Carlo o in Romania (a Brasov, o Cluj-Napoca, a Targu-Mures, a Bucarest o a Timisoara) oppure e Chişinău, nella Repubblica Moldova, come anche a Biella e Verbania”.
Finalmente a dicembre anche il resto d’Europa saprà come opera l’équipe di cardiochirurgia della Clinica San Gaudenzio composta, oltre che dal dott. Gheorghe Cerin, anche dal dott. Marco Diena, Responsabile coordinatore del Dipartimento di Cardiochirurgia della Clinica, dai suoi collaboratori e dai cardiologi specialisti in ecocardiografia dott.ssa Diana Benea, dott. Popa Adrian e dott. Michele Capriolo, che negli anni hanno già eseguito oltre 1750 operazioni di riparazione della valvola mitrale, di cui ben 230 in chirurgia mininvasiva ovvero senza l’apertura dello sterno. Il grande giorno sarà quindi quello di sabato 14 dicembre, quando per 90 minuti la sala operatoria di Novara sarà in diretta con Istanbul dove alcune migliaia di cardiologi, cardiochirurghi e specialisti di ecocardiografia, assisteranno e parteciperanno in modo interattivo ad un delicato intervento di riparazione della valvola mitrale.

La Clinica San Gaudenzio di Novara è un Centro Specialistico dedicato alla chirurgia riparativa della valvola mitrale e non solo.
Come anche negli altri centri mondiali dedicati e alla chirurgia valvolare riparativa, nella struttura novarese, la percentuale di successo della riparazione mitralica arriva al 98-99%. Questo tipo d’intervento, rispetto alla sostituzione della valvola con una protesi, comporta meno rischi per il paziente (circa 1% di mortalità contro il 4% per la sostituzione con le protesi) e il secondo aspetto, da non sottovalutare, è quello per cui si evita l’assunzione post operatoria di anticoagulanti che nell’6-8% dei casi possono portare statisticamente a complicanze emorragiche, talvolta anche molto gravi.

“È di fondamentale importanza – conclude il dott. Cerin – che il paziente sappia che, nella maggior parte dei casi, la valvola mitrale si può riparare e dopo un primo periodo di convalescenza di alcuni mesi la persona può tornare ad uno stile di vita assolutamente normale. Qui alla Clinica San Gaudenzio possiamo contare sulla più avanzata apparecchiatura diagnostica, perché la bravura conta, ma senza la tecnologia adatta sarebbe impossibile raggiungere l’eccellenza.

Inoltre da circa cinque anni, dopo un periodo adeguato di training, eseguiamo con successo la riparazione della mitrale attraverso la tecnica di mini toracotomia destra, evitando cosi l’apertura dello sterno.
congresso nazionale

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