Il Dott. Stefano Ciardullo e il Prof. Gianluca Perseghin della Medicina Metabolica del Policlinico di Monza e Università degli Studi di Milano-Bicocca, hanno recentemente pubblicato sulla...
Da tutta Italia per l’esame di punta del centro cuore
Numeri al top per l’angio-tc coronarica di Alessandria
Numero di prestazioni raddoppiato in un anno, pazienti che arrivano da molte parti d’Italia, affidabilità degli esami riconosciuta da medici invianti e altri specialisti, una dose di radiazioni assorbita dagli assistiti inferiore alla media nazionale, lavoro d’équipe agevolato. L’angio-TC coronarica eseguita alla Clinica Città di Alessandria sta diventando sempre di più un esame diagnostico di punta per la struttura e per il suo Dipartimento
“Si tratta – esordisce il Dott. Costa – di una procedura praticata in pochi centri a livello nazionale, con grandi potenzialità future ma già entrata pienamente nella routine della nostra Clinica. Tanto che siamo ormai al top in Italia per numero di prestazioni erogate, con pazienti che arrivano anche dal Sud Italia e a volte si spostano solo per sottoporsi all’angio- TC coronarica. Questo anche grazie alla qualità degli esami, riconosciuta dai medici che li prescrivono ai pazienti”.
Se da gennaio a maggio del 2017, infatti, sono state effettuate 341 angio-TC coronariche, nello stesso periodo di quest’anno il totale è praticamente raddoppiato a 663. I numeri di quelle erogate a pagamento sono aumentati di due cifre, passando da 7 a 101. Quanto alla provenienza dei pazienti, in testa c’è il Piemonte, seguito dall’Emilia Romagna – che quest’anno ha superato la Lombardia, soprattutto grazie agli esami effettuati in regime di solvenza –, dalla Lombardia e dalla Liguria. Ma ci sono persone arrivate anche da Toscana, Campania, Puglia e Sicilia. In generale, i primi cinque mesi del 2018 hanno visto diminuire l’incidenza dei pazienti regionali sul totale dal 79 al 62 percento, in favore di quella dei pazienti extraregionali.
A spostarsi, però, non sono solo gli assistiti. Infatti, cardiologi e radiologi in servizio in ospedali del territorio vengono alla Clinica Città di Alessandria ad assistere all’esecuzione e alla refertazione delle angio-TC coronariche, per acquisire le competenze utili a erogare la prestazione. Un’ulteriore conferma della qualità diagnostica degli esami effettuati nel Centro.
Oltre al fatto di essere una delle poche strutture in Italia ad applicare la metodica, c’è un altro importante aspetto che dimostra il respiro internazionale della Clinica Città di Alessandria. Si tratta del riconoscimento dell’utilità diagnostica dell’angio-TC coronarica come primo esame nei pazienti con dolori toracici che non hanno una causa cardiaca identificabile. “Ancora alla fine del 2015 – chiarisce il Dott. Costa –, la Società Italiana di Cardiologia Interventistica sottolineava la necessità di procedere in prima istanza ad esame coronarografico nei pazienti con angina tipica e plurimi fattori di rischio cardiovascolare o nei pazienti diabetici con sintomi confondenti ma particolarmente sospetti, sostenendo che i documenti internazionali non esplicitano né quali siano i candidati all’angio- TC coronarica né la sua utilità effettiva. Nel Regno Unito, invece, le linee guida del National Institute for Health and Care Excellence, aggiornate al 2016, raccomandano l’esecuzione dell’angio-TC coronarica in tutti i pazienti con dolore toracico stabile nei quali non è stata individuata una causa non anginosa. È sulla base della TC che si decide poi se eseguire o meno l’esame coronarografico o se indirizzare il paziente a diversi protocolli clinico-terapeutici.”
La priorità assegnata all’angio-TC coronarica nei casi citati fornisce un supporto rilevante al lavoro di équipe all’interno della struttura, come riferisce il Dott. Costa. “Da noi c’è una stretta collaborazione con gli emodinamisti, perché spesso i casi positivi urgenti che emergono dallo studio TC vengono ricoverati subito dopo l’esame per effettuare la coronarografia. Pur essendovi ancora in Italia una scarsa conoscenza della metodica, che è invece largamente affermata all’estero, i nostri cardiochirurghi e i nostri cardiologi sono perfettamente in grado di selezionare pazienti da inviare alla procedura piuttosto che sottoporli in prima istanza alla coronarografia”.
Da questo tipo di assistenza da parte dei professionisti del Centro i pazienti possono trarre notevoli benefici. “La nostra esperienza – spiega il Dott. Costa –, oltre a permetterci quotidianamente di individuare stenosi coronariche prima che diano infarto, permette all’équipe cardiochirurgica, cardiologica e chirurgica di programmare al meglio i successivi step. Ricordo il caso di un paziente di 45 anni, con nessun fattore di rischio cardiovascolare ma lesioni subocclusive del tratto prossimale della coronaria destra e dell'ostio del tronco comune, che ha avuto un arresto cardiaco pochi secondi dopo l’inizio della coronarografia e si è salvato solo perché il cardiochirurgo, già allertato, è intervenuto nel giro di pochissimi minuti. Ora il paziente sta bene, anche grazie al fatto che alla Clinica Città di Alessandria la sala di Emodinamica è a pochi metri dalla sala operatoria”.

I casi citati non esauriscono tutti quelli in cui, in struttura, viene riconosciuta la priorità dell’angio-TC coronarica rispetto ad altri esami diagnostici. Il Dott. Costa fornisce un altro esempio: “Ormai nella nostra struttura l’affidabilità dell’angio-TC coronarica fa sì che nello studio dei bypass aorto-coronarici si preferisca pressoché sempre lo studio con TC piuttosto che con angiografia. Nella nostra esperienza ci sono stati alcuni casi, tra cui un paio recenti, di bypass (non sempre facilmente identificabili con l’esame emodinamico), dati chiusi alla coronarografia, che invece erano perfettamente funzionanti. Tra l’altro, lo studio di tutti i bypass può essere fatto con soli 50-60 millilitri di mezzo di contrasto iodato (ne servirebbe almeno il triplo negli esami coronarografici), il che è indispensabile nei pazienti con insufficienza renale, in cui la quantità di contrasto somministrata va limitata al massimo, per scongiurare il rischio di danni renali permanenti. In più, con l’angio-TC coronarica può essere data all’emodinamista indicazione su quale bypass andare a studiare in maniera selettiva”.
Sempre per quanto riguarda i benefici per il paziente, la Clinica Città di Alessandria è all’avanguardia in Italia per dose più bassa di radiazioni assorbite dai pazienti durante gli esami radiologici. Senza nessuna ripercussione sulla loro qualità diagnostica. Le radiazioni, infatti, si accumulano nel corpo umano per tutta la vita, per cui è di cruciale importanza somministrare ai pazienti la giusta dose, tale cioè da assicurare una qualità elevata dell’immagine con il ricorso alla quantità più ridotta possibile di radiazioni. In Clinica, il principale esempio del binomio ottima immagine-basse radiazioni è proprio l’angio-TC coronarica, con parametri di dose per ogni esame misurati in DLP (Prodotto Dose-Lunghezza) inferiori del 38,2 percento rispetto alla media nazionale e del 14,2 percento rispetto al livello diagnostico di riferimento europeo, nonché dell’1 percento rispetto alla media nazionale della TC torace basale (senza mezzo di contrasto). Si tratta di dati che è stato possibile raccogliere grazie al software DoseWatch installato, già nel 2016, sulla TC della Clinica, una LightSpeed VCT a 64 slice di GE Healthcare. “In realtà – precisa il Dott. Costa – la dose di radiazioni assorbita dal paziente dovrebbe essere considerata ancora inferiore. Questo perché spesso lo studio TC delle coronarie viene eseguito, nella stessa seduta, insieme allo studio di altri distretti (carotidi, aorta addominale, arti inferiori, ma anche addome nei pazienti oncologici) e, nel calcolo della dose fornito dalla GE, non sono stati esclusi questi esami”.
Insieme al DoseWatch per il monitoraggio e l’archiviazione dei valori di DLP, la TC della Clinica Città di Alessandria integra la tecnologia ASiR, che serve a ottimizzare i processi. “Inoltre – aggiunge il Dott. Costa –, sto lavorando per migliorare ancora il protocollo di acquisizione delle immagini, in modo da ridurre ulteriormente la dose di radiazioni assorbita dai nostri pazienti”.
Curriculum Vitae Dott. Piero Costa
Nato a Lecco il 24 ottobre del 1985.Nel luglio 2010, ha conseguito con lode la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Catania. Ha cominciato il suo percorso di specializzazione in Radiodiagnostica all’Università degli Studi di Catania e l’ha concluso con lode, nel giugno 2016, all’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Sta maturando la sua esperienza professionale all’interno del Gruppo Policlinico di Monza.
In particolare, dopo aver esercitato in qualità di Dirigente di primo livello nell’Unità Operativa di Diagnostica per Immagini del Policlinico di Monza, da novembre 2016 è Dirigente di primo livello del Dipartimento di Diagnostica per Immagini della Clinica Città di Alessandria e della Clinica Salus di Alessandria.
Esegue tecnicamente e referta ogni anno migliaia dei seguenti esami:
- TC (soprattutto angio-TC coronariche; angio-TC aorta, carotidi e arti inferiori; TC torace-addome, encefalo, collo e osteoarticolari).
- Risonanze Magnetiche (specie addome, muscoloscheletriche, encefalo e colonna vertebrale).
- Ecografie (in particolare addome, muscoloscheletriche, collo/tiroide, testicoli e cute/sottocute).
- Radiografie (specialmente RX torace, addome, osteoarticolare, colonna vertebrale e ortopantomografie).
Ha partecipato alla stesura di due pubblicazioni scientifiche e preso parte a numerosi corsi e congressi di aggiornamento radiologici. A maggio 2018 è stato relatore al “Congresso On-line Cardiovascolare: Stato dell’Arte”, organizzato in occasione del ventennale del Dipartimento Cardiovascolare “Centro Cuore” della Clinica Città di Alessandria, con un intervento dedicato proprio all’angio-TC coronarica