Approda al Policlinico di Monza con l’umiltà che solo i “Grandi”

Cardiochirurgia minivasiva: ecco il Prof. Vanermen

Un nuovo consulente, un nome prestigioso, un professionista e pioniere della cardiochirurgia endoscopica. È il Prof. Hugo Vanermen che da qualche mese si è unito all’organico del Dipartimento di Cardiochirurgia del Policlinico di Monza.
prof vanermenUno dei maggiori esperti al mondo di cardiochirurgia mitralica mininvasiva video assistita, un uomo che non ama apparire, che si mette al servizio del malato sfruttando “il dono” (come lo chiama lui) che gli è stato concesso. Il tutto con un genere di umiltà non così comune tra gli specialisti del suo calibro.
“Il chirurgo non è la persona più importante dell’équipe – esordisce Vanermen – il chirurgo opera il paziente, ma la vera differenza la fa la squadra e il modo in cui i suoi membri interagiscono durante l’intervento. Ci vuole comunicazione con lo staff ed empatia con il paziente e con la sua famiglia. Se manca una di queste parti allora c’è un problema, allora qualcosa non funziona come dovrebbe. Posso dire che al Policlinico di Monza ho trovato da subito grande collaborazione in persone davvero eccezionali”.
Il prof. Vanermen, pioniere della cardiochirurgia endoscopica applicata alle patologie valvolari, porta al Policlinico una delle sue tecniche più conosciute ovvero quella denominata "Port access" perché le piccole incisioni fatte sulla parte destra dell'emitorace rappresentano delle vere e proprie "porte d'accesso" per raggiungere le valvola da riparare.
“Con questa tecnica - spiega il prof. Vanermen – si evita la sternotomia (apertura dello sterno). Si pratica solamente una piccola incisione di 4 cm nello spazio tra due costole della parte destra del torace, si inserisce la telecamera endoscopica e si arriva alla valvola cardiaca da riparare (mitrale o tricuspide). Le immagini appaiono visibili a tutta l’équipe in sala operatoria grazie ad un apposito schermo e così, insieme, è possibile decidere come procedere. Personalmente ritengo sempre più opportuno riparare una valvola piuttosto che sostituirla ed è infatti quello che faccio nel 99% dei casi”.
Il Prof. Vanermen è stato uno dei primi pionieri della cardiochirurgia endoscopica nella quale ha iniziato a specializzarsi nel 1997, nell’arco degli anni ha inventato nuove tecniche operatorie, progettato strumenti chirurgici che rispondessero alle sue necessità, ha collaborato con i maggiori cardiochirurghi mondiali e tutt’oggi si divide tra il Belgio, i Paesi Bassi, la Francia e la Svizzera per operare i suoi pazienti. Accanto a lui da più di otto anni la sua fidata assistente, la Dott.ssa Agnes Cardella che lo segue in tutti i suoi spostamenti, si occupa della parte burocratica e soprattutto di tenere i contatti con il paziente stesso e con la sua famiglia.
“In Belgio lavoravo con 13 cardiochirurghi che operavano sette giorni su sette – spiega la dott.ssa Cardella – e gestivo 4 sale operatorie. Poi un giorno è arrivato il Prof. Vanermen, specializzato nella chirurgia minivasiva della valvola mitrale. Sono da subito rimasta impressionata dalla sua tecnica e dalla sua professionalità. È iniziato quindi il nostro viaggio insieme, abbiamo girato il mondo, abbiamo incontrato migliaia di pazienti. Questo lavoro è una missione, non si potrebbe definire diversamente”.
Ed è vero e lo si capisce subito parlando sia con il Prof. Vanermen, sia con la Dott.ssa Cardella la quale, in particolare, è la prima persona con cui il paziente, che deve essere operato, entra in contatto.
“Mi chiamano al telefono o mi raggiungono via email – prosegue la Dott.ssa Cardella - mi chiedono se possono essere visitati dal Professore. Io li ascolto, do loro già delle prime informazioni, chiedo di inviarmi i vari esami fatti e i referti medici antecedenti. Raccolti tutti questi dati sono già in grado di dare alcune risposte, di spiegare nei dettagli l’intervento a cui andranno incontro. Lascio il mio cellulare per ogni dubbio, domanda, timore. Li accompagno fino all’intervento e soprattutto anche nel post operatorio. In nostri pazienti e le loro famiglie non devono mai sentirsi soli”. Il giorno dell’intervento la Dott.ssa Cardella è il filo di collegamento tra i parenti che aspettano in sala d’attesa e la sala operatoria.  A intervalli regolari Agnes Cardella raggiunge i famigliari per dare notizie sull’andamento dell’operazione e questo solo chi ha provato il tumulto interiore di aspettare il proprio caro seduto su una sedia, può capire quanto questo semplice gesto sia di un’importanza troppo spesso sottovalutata.
Ma torniamo al Prof. Vanermen che spiega come la cardiochirurgia endoscopica sia nettamente diversa da quella tradizionale.
incisione
“Negli interventi sul cuore che vengono effettuati in endoscopia il chirurgo non ha la visione diretta del campo operatorio – spiega ancora il Prof. Vanermen - perché il torace del paziente non viene aperto, il cuore non è esposto. Tutto è proiettato su uno schermo, gli occhi sono sul video e le mani lavorano su cateteri interni allo sterno del paziente. Occorre esperienza e coordinazione, per questo dico che i giovani di oggi hanno una marcia in più in questo senso, sono abituati con i videogiochi, sono avvezzi a coordinare il movimento delle dita con quello degli occhi impegnati a fissare uno schermo. Io sogno da sempre di lavorare con chirurghi giovanissimi proprio per questo motivo”. I vantaggi di una cardiochirurgia endoscopica o minivasiva sono ovviamente indubbi. Meno dolore post operatorio, ridotto rischio di infezioni, meno giorni di degenza in ospedale, recupero più rapido e ritorno in breve tempo alla propria vita abituale. In più, nelle pazienti donne, l’incisione viene fatta sotto al seno in modo che, a guarigione avvenuta, la cicatrice non sia più neppure visibile. “Amo l’Italia, ho collaborato diversi anni con il Sant’Anna Hospital di Catanzaro e anche a Roma. Il Policlinico di Monza è una nuova e stimolante tappa che già ci sta regalando belle soddisfazioni”.

Curriculum Vitae dott. Hugo Karel Yvo Vanermen

Hugo Karel Yvo Vanermen
(22.9.1949, Borgerhout – Belgio)
Sposato, padre di cinque figli, nonno di 16 nipoti, è il fondatore (nel 1980) e Direttore dell'Unità di Chirurgia Cardiovascolare e Toracica dell'Ospedale OLV di Aalst fino al 2012. Oggi riceve ed opera in 5 centri diversi in Europa: Italia, Belgio, Paesi Bassi, Francia e Svizzera.
Ha introdotto nuove tecnologie nel campo della chirurgia cardiaca. È un pioniere della chirurgia cardiaca endoscopica.
Dopo un intervento ad Alberto II, Re del Belgio, fu da questi insignito del titolo di "Baron".

CARRIERA MEDICA E RICONOSCIMENTI
Chirurgo cardiovascolare e toracico dell'Ospedale UZ Brussel (Belgio) considerato ''il massimo esperto mondiale di chirurgia cardiaca mininvasiva'' eseguita mediante strumenti endoscopici
controllati da una telecamera.
Membro di numerose associazioni medico-scientifiche, come la European Society for Cardio Thoracic Surgery, con all'attivo più di 70 pubblicazioni in varie riviste mediche sulle differenti tecniche di Chirurgia Cardiaca (ne citiamo per tutte quella uscita sulla prestigiosa Journal of Cardiac Surgery).
Più di 160 conferenze in tutto il mondo (principalmente sulle tecniche di Chirurgia Cardiaca Endoscopica) e moltissime chirurgie live, eseguite in Belgio e trasmesse sugli schermi delle conferenze internazionali.
  • Specializzando in Chirurgia cardiovascolare, Saint-Raphael Clinic, KUL,01.08.1979
  • Assistente capo di Chirurgia cardiovascolare, O.L.V. Clinic, Aalst,01.08.1980
  • Supervisore incaricato della formazione pratica, KUL, 15.11.1981
  • Membro della European Society for Cardiovascular Surgery, 1982
  • Membro della Royal Belgian Society of Surgery, 18.6.1985
  • Capo del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare e toracica O.L.V. Clinic, Aalst, 20.10.1987
  • Membro della European Society for Cardio-Thoracic Surgery, 19.6.1990
  • Membro del Medical Council - O.L.V. Clinic, Aalst, 1993
  • Membro Fondatore della Belgian Council for Cardio-Thoracic Surgery, 1996, Treasurer (1996- 2001)
  • Membro della Scientific Advisory Board of Heartport Inc., 1996
  • “Premio Internazionale Montevergine”, Capri, Hotel Quisisana, 11 Guigno 2000, in riconoscimento al suo lavoro di pionere nello sviluppo delle procedure chirurgiche endoscopiche della valvola mitrale.
  • Membro della International Society for Minimally Invasive Cardiac Surgery, June 2001
  • Membro della Scientific Advisory Board of 3F-therapeutics
  • Riconoscimento come "Fellow of the European Board for Thoracic and Cardiac Surgery"
  • Membro attivo della American Association for Thoracic Surgery, May First, 2002
  • Direttore del corso "Edwards Master of Valve Repair"

ESPERIENZE LAVORATIVE NEL MONDO
(interventi e dimostrazioni live)
Italia:Torino, Roma, Chieti, Pisa, Brescia, Bari, Bologna, Milano
Francia: Parigi, Tolosa
Spagna: Barcellona, A Coruña, Benalmadena
Germania: Francoforte, Lipsia
Austria: Vienna
Egitto: Il Cairo
USA: New-York, Philadelphia
Brazil: Belo Horizonte

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