tac multislice

TAC Discovery

Immagini più nitide e definite e la dose di radiazioni si riduce drasticamente

Di Tac Discovery ne esistono 4 in tutto il mondo. Il Policlinico di Monza dalla fine dello scorso anno è in pole position con altri tre centri situati in Francia e Stati Uniti per quanto concerne l’alta tecnologia.
La TAC Discovery CT 750 HD –VEO 128 slices è un’apparecchiatura che consente di elaborare immagini HD che per definizione e nitidezza non hanno eguali con una riduzione di radiazioni drastica rispetto alle TAC fino ad ora prodotte.

Questo grazie ai software ASIR (che riduce del 50% le dosi di radiazioni) e VEO (che le abbatte ulteriormente sino al 90%). Questa peculiarità consente a coloro che soffrono di patologie oncologiche di poter usufruire di indagini di altissima risoluzione con minore esposizione a radiazioni. Per un’indagine relativa ad un tumore polmonare, le precedenti tecnologie comportavano emissioni di radiazioni pari a 6,5 millisievert, con la Tac Discovery l’esame si esegue con una dose pari a 0,11 millisievert.

La tecnologia software con cui la Tac Discovery è in grado di generare immagini di alta definizione con una drastica riduzione di dosi di radiazione è denominata Tecnica VEO.
Un nome, una garanzia poiché la parola “veo” in spagnolo significa “vedere”.
Notevoli riduzioni di dosi si hanno anche nel caso di indagini per il massiccio facciale, l’encefalo, pur ottenendo maggiore nitidezza e definizione dei profili anche per quelle lesioni che non superano i 3 millimetri di diametro.

È evidente il vantaggio per i pazienti che affrontano l’iter di controllo post operatorio oncologico (follow up) che possono beneficiare di una riduzione della dose complessiva di radiazioni di circa il 70%.
Di grande impatto anche il software MARS (Metal Artifact Reduction). Con questo sistema infatti la TAC Discovery è in grado di ridurre le interferenze e gli artefatti che la presenza di protesi in metallo (come ad esempio le protesi articolari) causavano sulle immagini fino ad ora elaborate dalle TAC. Inoltre grazie al software bone & detail ed alla tecnologia HD vengono ridotti decisamente gli artefatti derivanti da calcificazioni dei vasi piuttosto che stent metallici.

Infine il software GSI, che proietta nel futuro la diagnostica per immagini, eseguendo esami con doppia energia e consentendo delle prima valutazioni in merito alla caratterizzazione del tessuto analizzato. Di fatto è un primo passo, non ancora sostitutivo dell’analisi bioptica, verso la determinazione della malignità o benignità della patologia evidenziata dalla TAC.

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